M55

Cenni storici

Quest’ammasso globulare è stato scoperto da Lacaille al Capo di buona speranza, tra il 1751 e il 1752.

Messier lo osservò nel luglio del 1778, e lo descrisse come “…una nebulosa simile ad una macchia biancastra…non sembra contenere stelle…”; John Herschel, viceversa, ne parla come di “Un ammasso globulare, abbastanza brillante, rotondo, molto ricco…tutto risolto chiaramente in stelle, di mag. 11-13. 6′ di diametro…”

L’osservazione di M55

M55 si trova in una zona del Sagittario abbastanza povera di stelle particolarmente brillanti, e lontano dalla regione più ricca di oggetti “deep sky“. La stella cospicua più vicina é z Sagittarii, ma si trova circa 7° ad ovest di M55, e circa 1° più a nord.

I circa 19′ di diametro oggi osservabili (circa i 2/3 del diametro della Luna piena) fanno di M55 un oggetto cospicuo ed apprezzabile anche con strumenti a basso ingrandimento. E’ talmente “sciolto” che può essere a prima vista confuso con un fitto ammasso aperto.

Con un buon binocolo si osserva come una stella “sfrangiata” di 7a magnitudine.

Transito sul meridiano. – Il 14 luglio M55 transita sul meridiano di Palermo alle 23h 05m 13s.

Cos’altro c’é da sapere

Le variabili scoperte in M55 sono soltanto 5 o 6.

La sua estensione lineare, dato il suo diametro angolare e la distanza stimata, si aggira sui 110 anni luce.

M55 viene considerato uno degli ammassi globulari più vicini a noi, al contrario di M54, che si trova a poco più di 7° ad ovest, e che é invece tra i più lontani (e certamente il più lontano tra gli ammassi globulari di Messier).