M81

Cenni storici

M81 ed M82 furono scoperte da Bode a Berlino nel dicembre 1774; M81 fu registrata come “una chiazza nebulosa, più o meno rotonda, con un denso nucleo nel mezzo“. Messier l’aggiunse al suo Catalogo nel febbraio 1781: “Questa nebulosa é un po’ ovale, il centro chiaro e può vedersi bene in un ordinario telescopio da 3.5 piedi…”

L’osservazione di M81

M 81 ed M 82Il gruppo di M81 si trova circa 10° a nordovest di a Ursae Majoris. La stella riconoscibile più vicina é 24 Ursae Majoris (mag. 4.6), che si trova 2° ad ovest.

M81 è una delle galassie più osservate dagli astrofili, tra quelle dell’emisfero settentrionale; di grande interesse, e molto spettacolare, come si può vedere dall’immagine che presentiamo accanto, è l’interazione fisica che mostra avere con M82, la galassia irregolare sua vicina, altrettanto ben visibile anche in un telescopio di modesta apertura. Essa è inoltre la più luminosa, e probabilmente la dominante, nel gruppo di galassie che va sotto il nome di “gruppo di M 81” e di cui fa parte, insieme ai due ogetti Messier e a forse una decina di membri minori, anche NGC3077.

Oltre a M82 ed alla già citata NGC3077 (ellittica, mag. 11, 2½’x2’), che si trova 45’ a SE, 1°½ a SO c’è NGC2976 (spirale, mag. 11.5, 3½’x1½’)

Transito sul meridiano. – Il 15 marzo M81 transita sul meridiano di Palermo alle 21h 28m 50s (T. U.). 

Cos’altro c’é da sapere

Il non remotissimo (astronomicamente parlando) avvicinamento tra le due galassie, che ha sconvolto la forma di M82, ha lasciato le sue tracce anche nella geometria spirale di M81. innanzi tutto rendendola estremamente pronunciata, e poi nella caratteristica banda oscura in basso a sinistra nella regione nucleare.

M81 fu la prima galassia in cui si è trovata l’evidenza di una rotazione: dalle caratteristiche delle righe in assorbimento del suo spettro, Max Wolf, nel 1914, calcolò che le regioni più esterne delle sue spirali avevano una velocità di rotazione di circa 300 km/sec.

Hubble Space Telescope ha rivelato 32 Cefeidi M 81 che hanno permesso di stimarne la distanza in 11 milioni di anni luce.

Il 28 marzo 1993, in M81 fu scoperta, da un astrofilo spagnolo, una supernova (1993J). I resti di questa supernova sono stati ripresi nella banda radio, alla lunghezza d’onda di 3.6 cm approssimativamente da 6 a 18 mesi dall’esplosione dal radiotelescopio VLA del NRAO.

Nel 1994 è stato ipotizzato che in M81 probabilmente non ci sia molta materia oscura. Si rilevò, infatti, che la sua curva di rotazione decresceva nettamente nelle regioni più esterne.

Nel dicembre del 1990, l’ ASTRO-1 Space Shuttle mission (STS-35) portò in orbita dei telescopi, tra cui l’UIT (Ultraviolet Imaging Telescope), con il quale vennero ottenute delle immagini UV di M81 che, combinate con le immagini nel visibile, dettero numerose interessanti nuove informazioni.