M67

Cenni storici

Scoperto da Koheler anteriormente al 1779. Messier lo descrive così, il 6 aprile 1780: “Ammasso di piccole stelle con qualche nebulosità, sotto la chela meridionale del Cancro. La posizione é determinata dalla stella a“.

L’osservazione di M67

M67 si trova circa 1.8° ad ovest della stella a Cancri, e circa 9° a sud di M44, il “Praesepe”.

Si tratta di un ammasso compatto, il cui nucleo centrale ha un diametro di dirca 15′, e si estende per circa 12 a. l., e contiene circa 500 stelle.

Transito sul meridiano. – Il 31 gennaio M67 transita sul meridiano di Palermo alle 23h 16m 51s.

Cos’altro c’é da sapere

M67 è estremamente interessante per la comprensione dei meccanismi dell’evoluzione stellare, essendo tra i più vecchi ammassi aperti conosciuti, e certamente il più vecchio tra quelli compresi nel catalogo Messier. Lo Star Catalog 2000 valutata la sua età 3.2 miliardi di anni; ma Mallas e Kreimer glie ne attribuiscono una di 10 miliardi di anni. Forse, tra gli ammassi galattici, solo NGC188 in Cefeo ha un’età maggiore di quella di M67.

Recentemente, Dana I. Dinescu e Pierre Demarque (Department of Astronomy, Yale University), D. B. Guenther (Department of Astronomy and Physics Saint Mary’s University Halifax), e M. H. Pinsonneault (Department of Astronomy The Ohio State University), a conclusione di una ricerca sull’età degli ammassi galattici M67, NGC188 ed NGC752 hanno ricavato i seguenti risultati: per NGC188 un’età di 6 miliardi di anni (con un possibile errore in più o in meno di 500 milioni di anni); per M67 4 miliardi, più o meno 500 milioni; per NGC752 2 miliardi, sempre con lo stesso margine d’errore.

Proprio perché si trova ad un così avanzato stadio evolutivo, M67 mostra, nel suo diagramma h-r (che mostriamo qui a destra: clicca sull’immagine per vederla ingrandita), un ramo delle giganti rosse estremamente sviluppato, mentre la sequenza principale si arresta, in direzione delle stelle più calde, alle classi spettrali A o F. Delle sue circa 65 stelle, fra mag. 8 e 13, 11 sono luminose giganti di tipo K, di magnitudine tra +5 e +1.5, e molte sono le stelle sparse nel ramo orizzontale.

Tuttavia, contiene anche alcune strane stelle prossime alle zone più azzurre della sequenza principale, rappresentative della categoria delle cosiddette “blue stragglers”, la più luminosa delle quali è di classe spettrale B8 o B9 e Mag. 10, corrispondente ad una luminosità 50 volte superiore a quella del Sole. Dopo M3, M67 fu il secondo ammasso in cui vennero trovate queste stelle la cui posizione sul diagramma h-r risulta anomala rispetto all’evoluzione dell’ammasso stesso.

Secondo Cecilia Payne-Gaposhkin, M67 contiene almeno 200 nane bianche.